Elio e le Storie Tese a Roma: prima data del tour estivo 2024

Scritto da il 28 Giugno 2024

Elio e Le Storie Tese

Villa Ada Festival – 26 giugno 2024

Live Report

 

 

Gli Elio e le Storie Tese (EELST) accompagnano le nostre vite da oltre 35 anni. Nonostante questo, chi scrive fino al 26 giugno 2024, prima data del tour estivo 2024, non era mai riuscita a vederli esibirsi dal vivo.
Attorno al laghetto di Villa Ada si sono concentrate persone di diverse età, provenienze, famiglie, coppie, persone sole e amici conosciuti attraverso Radio elettrica che finalmente possono attribuire un volto a una voce. Come molte persone Supergiovani presenti al concerto, ho avuto la possibilità di godere, per la prima volta, di uno spettacolo a 360°: non solo musica eseguita e cantata in modo magistrale, ma un vero e proprio varietà del mercoledì sera fatto di Poesie, Cultura e Temi scottanti.

Mi resta solo un dente e cerco di riavvitarlo è stato introdotto da una voce che scopriremo poi essere quella del poliedrico Vittorio Cosma, che invitava i partecipanti a mo’ di sermone domenicale ad ascoltare questa musichina un po’ stupida che acquista un senso se ascoltata nel Cristo….
Un’inizio che ha fugato ogni dubbio sullo stato dell’ironia demenziale e folgorante degli ELLST, nonostante vari scioglimenti, reunion e defezioni volute e non (all’appello ieri sera sono mancati Rocco Tanica e Christian Meyer).
Il concerto è cominciato intorno alle 21:15 con la dichiarazione di tutto il gruppo rispetto alla loro predilezione per le parolacce, continuando con La terra dei cachi. Da quel momento in poi, il pubblico ha accompagnato quasi tutti i brani, introduzioni e reprise, come in una vera e propria cerimonia religiosa dissacrante.


Ogni varietà che si rispetti ha la sua sigla, e Arriva Elio ha dato vita a uno spettacolo di lustrini e paillettes, dove non sono mancati i cotillons.
Lo spettacolo continua con una storia antica fin dalla notte dei tempi: quella degli uomini col borsello e le ragazze con le chiavi, introdotte dalla cantastorie Paola Folli.
In un’epoca in cui i diritti dei lavoratori non vengono rispettati, sul palco degli EELST abbiamo ritrovato anche il sindacato dei batteristi svizzeri. Per sostituire Christian Meyer in questo tour sono stati scelti due giovani batteristi/percussionisti, Paolo Rubboli e Riccardo Marchese, che dopo aver eseguito il numero di colpi definiti dal contratto nazionale batteristi svizzeri hanno deliziato la platea con un cambio alla batteria degno di Buckingham Palace.
Il primo cambio della guardia è stato animato dal blues di Faso, accompagnandoci verso le note di Supergiovane e il supereroe che tutte le persone riunite a Villa Ada stavano aspettando. Mangoni è il vero protagonista di questa storia; potremmo anche azzardare dicendo che sono gli EELST a supportare Mangoni e non viceversa.


Il viaggio nel luogo fantastico degli EELST ha fatto incontrare il pubblico con Il vitello dai  piedi di balsa, facendo attenzione a la follia della donna (segnaliamo la performance di Paola Folli e Roberto Marchese alle scarpe) perché si sa, i sabot non sono adatti a ballare i valzer transgenici.

In questo luogo magico, cardellini senza nome hanno cinguettato per Pork e Cindy. Faso,  ormai diventato il Barbero di Villa Ada, ha deliziato i fan nella narrazione di una storia  risalente ai tempi del feudalesimo, in cui i servi della gleba erano abituati ai due di picche offerti dalle dame del tempo. L’assolo magistrale di Cesareo alla chitarra ha ribadito senza ombra di dubbio quanto gli EELST siano dei musicisti poliedrici e sapienti.
Il gemellaggio fra parchi è avvenuto grazie a Parco Sempione, dove gli echi dei bonghi risuonano fuori tempo. Gli EELST hanno affrontato anche tematiche di cronaca grazie alla triste vicenda di Jimmi il Pedofilo e alla storia di un bellimbusto.
Alla reprise di Il vitello dai piedi di balsa è seguito un memento mori degno degli EELST, dove le urne sono  iventate i contenitori verso universi paralleli, al fine di ricordarci che  siamo tutti Born to be Abramo.

Come in ogni varietà che si rispetti, i saluti sono stati fatti con l’arrivederci. Il pubblico, al  suono di Forza Panino, ha richiamato sul palco i nostri eroi che hanno deliziato i fan con  Alfieri in versione strumentale e una Tapparella che ha riportato tutti alla festa delle medie. Vittorio Cosma, Faso, Paolo Rubboli, Riccardo Marchese, Cesareo, Mangoni, Paola Folli, Jantoman e Elio si sono congedati con un selfie collettivo.

By Milù

Set list:

La terra dei cachi
Arriva elio
Uomini col borsello
Primo switch dei batteristi
Super giovane 
Vitello dai piedi di balsa (intermezzo Mengoni che canta brividi)
Valzer transgenico
Pork e Cindy (intervallata da fratelli di italia in mezzo)
Servi della gleba
Secondo Switch
La follia della donna
Parco sempione
Gimmi I
Storia di un bellimbusto
Reprise del vitello dai piedi di balsa

Durante il terzo switch sono state accennate le note di spalmann e tutti hanno cantato:
Urna
Born to be abramo
Bis
Alfieri
Tapparelle

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