La Dave Matthews Band e l’arte della musica dal vivo

Scritto da il 9 Aprile 2024

Se c’è una cosa che la Dave Matthews Band sa fare è suonare, ma quando suona dal vivo lo sa fare ancora meglio. E il concerto del 7 aprile allo Spektrum di Oslo, ne è un’ennesima dimostrazione.

La quarta data del tour europeo a sostegno dell’album Walk Around The Moon uscito lo scorso anno, trova una band con tanta voglia di tornare a suonare live, ed è lo stesso Matthews a comunicarlo alla gremita platea dell’arena: “Sono felice di essere di nuovo qui dopo tanto tempo”, accompagnato da un piccolo scaramantico colpo di tosse.

E subito non ce n’è più per nessuno, sull’attacco sfolgorante di When The World Ends, che offusca anche un piccolo problema tecnico da inizio concerto.

Con una semplicità quanto mai sconcertante, il gruppo regala perle di talento e gioia musicale, lì dove Dave Matthews è solo la punta di un diamante a sei carati, tanti sono i componenti della sua band, che brilla nell’universo musicale.

Non bisogna aspettare molto per soddisfare la curiosità di come le canzoni del nuovo album risulteranno in versione live. I suoni orientali di Medmen’s Eyes risuonano forti ed evocativi, ancora di più dopo le parole di Matthews quando parla di figli che non sono i nostri ma non possono che esserlo, soprattutto se soffrono la fame o se muoiono sotto le bombe, parole a sostegno di una pace così tremendamente in bilico, parole che invitano a una responsabilità personale nella vita di ogni giorno. E così, quando quella seconda traccia del nuovo album prende corpo con il suo ritmo travolgente, i pensieri di tutti si uniscono in una voglia spassionata di vita, di speranza e di pace.

Ogni canzone è un viaggio di cui si conosce la partenza (forse) e l’arrivo (forse) ma sicuramente non il tragitto, strada in cui i suoni si rincorrono, si mischiano, generano melodie, armonie, ritmi pari e dispari, controtempi e stacchi, per un percorso variopinto e sorprendente.

Per questo è confortante ritrovare i due quarti che anticipano l’introduzione del ritornello di The Only Thing, ma è ancor più sbalorditivo ascoltare il bridge che nella jam session live viene dilatato e meravigliosamente stravolto.

La band ti prende per mano, tu pensi a una passeggiata, e invece come un fiume in piena ti travolge: così So Much To say, passando per Anyone Seen The Bridge diventa senza soluzione di continuità Too Much, con il suo carico di meraviglia, stordimento ed estasi, il basso di  Stefan Lessard che batte il ritmo  di tutti i cuori presenti mentre la batteria di Carter Beauford segna implacabile l’elettrocardiogramma.

A questo punto vale tutto, e Crush Into Me muta nella parte finale di Stairway to Heaven dei Led Zeppelin: e sarebbe stato già bello così, ma evidentemente non abbastanza per cui, prima di far tornare a essere la canzone che era, si può anche omaggiare la versione più elettrica e complessa di All Along The Watchtower di Bob Dylan

Sarebbe un piacere infinito a questo punto raccontare ogni canzone, ogni singola nota, ogni parola, l’amalgama perfetta che esiste tra Dave Matthews e la sua band, fermare per un attimo i tanti momenti emozionanti di queste tre canoniche ore di musica; ma sarebbe presuntuoso cristallizzare la continua evoluzione di un concerto che si rinnova ogni sera in maniera diversa.

Una prerogativa riconosciuta solo a chi sa fare musica, e musica dal vivo, e riesce a farne un’arte: esattamente come la Dave Matthews Band. 

 

Setlist:

  1. When The World Ends
  2. #41
  3. Rooftop
  4. Madman’s Eyes
  5. Virginia In The Rain
  6. Stay Or Leave
  7. The Only Thing
  8. Say Goodbye
  9. So Much To Say
  10. Anyone Seen The Bridge ↩
  11. Too Much ↩
  12. Come On Come On
  13. Typical Situation
  14. You Might Die Trying
  15. Lying In the Hands of God
  16. Monsters
  17. Crash Into Me
  18. Starway To Heaven ↩
  19. All Along The Watchtower ↩

ENCORE

20. Sister

21. Two Step

 

 

 

 

La Band:

Dave Matthews – voce solista, chitarra ritmica e acustica

Stefan Lessard – basso

Carter Beauford – batteria, percussioni, voce

Rashawn Ross – tromba, voce

Jeff Coffin – Sassofono, clarinetto, flauto traverso

Tim Reynords – chitarra elettrica

Buddy Strong – tastiere, voci

 

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