Morte A 33 Giri: La Notte Di Halloween Suona Un’Altra Musica

Scritto da il 5 Agosto 2024

morte a 33 giri locandinaCi siamo accorti che tra i vari generi musicali affrontati in questa rubrica non abbiamo mai parlato di Heavy Metal. Lo facciamo quindi ora con questo film del 1986 che in Italia è uscito con il titolo Morte a 33 giri (Trick or Treat) diretto da Charles Martin Smith (Air Bud – Campione a quattro zampe).

La trama è una classica storia anni ’80 e vede come protagonista Eddie Weinbauer detto Ragman, un adolescente disagiato che ascolta Heavy Metal che è puntualmente preso di mira dai bulli della scuola, questa volta rappresentati da figli di papà. Ragman, trova nel suo idolo Sammy Curr l’unica via di fuga da quel mondo che sente non appartenergli.

Il mondo di Ragman sembra crollare, quando apprende la notizia della morte del suo idolo. Disperato, il ragazzo va a parlare della cosa con un suo amico dj in una radio locale che per tirarlo su, gli regala il master dell’ultimo disco inciso dal cantante prima di morire. Quando il ragazzo mette sul piatto l’album, sente la voce di Weinbauer che lo istruisce sul cosa fare per vendicarsi di tutti coloro che l’hanno preso di mira.

La colonna sonora del film è affidata per intero alla band britannica dei Fastway, fondata nel 1982 dal chitarrista Eddie “fast” Clarke, uscito dai Motörhead e dal bassista Pete Way uscito dagli UFO. Il nome della band prende spunto dalla fusione dei due nomi Fast e Way.

Si comincia con la traccia che dà il titolo (originale) al film e al quarto album in studio della band, pubblicato nel 1986: Trick or Treat (dolcetto o scherzetto) e parla di un uomo che durante la notte di Halloween rimane vittima di un incantesimo che gli fa sprigionare tutta la sua anima rock.

Si continua con After Midnight sempre contenuta nello stesso album. Idealmente parlando, con questo brano il protagonista della canzone precedente ha intenzioni non proprio amichevoli: “So keep knockin’, keep rockin’, I got to, I got to hear you scream” – “Quindi continua a bussare, continua a dondolare, devo farlo, devo sentirti urlare”.

Molto bella anche Don’t Stop the Fight che nel film è la scena dove Ragman si accorge per la prima volta dei messaggi subliminali che arrivano dal disco. Nel videoclip originale di questo e di altri brani infatti, si possono vedere scene tratte dal film in classico stile anni ’80.

Altro brano di rilievo è sicuramente Stand Up che apre la pellicola e sulle quali note troviamo un omaggio al mondo Heavy Metal di quel periodo.
La scena è ambientata in camera di Ragman e il film si apre con una carrellata sui poster di alcune band del periodo tra cui: Dee Snider, Anthrax, Motley Crue, Ozzy Osbourne, Kiss e Judas Priest oltre ovviamente al già citato Sammy Curr.

E a proposito di Kiss e Ozzy Osbourne, ci sono due camei che possiamo trovare in questo film. Il primo è quello di Gene Simmons, bassista dei Kiss che qui interpreta il ruolo del dj che dà al giovane Ragman l’ultimo disco di Sammy Curr. Oltre a Simmons, troviamo anche Ozzy che riveste i panni di un improbabile telepredicatore, che denigra e condanna la musica Heavy Metal e il pessimo esempio che questa ha sui giovani. Intelligente ed esilarante.

Morte a 33 giri dovrebbe essere un film horror, ma che di horror ha davvero poco. È un film godibilissimo e forse sul finale un po’ trash, ma che tutto sommato gode di una bella colonna sonora che vi invitiamo a scoprire e ascoltare.

Morte a 33 giri è disponibile in streaming su: Prime Video.

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