Questione di tempo: cambiare il passato non sempre è la soluzione
Scritto da Nello Annunziata il 16 Aprile 2024
Oggi parliamo di tempo, ma non in senso metereologico o musicale, ma inteso come viaggiare indietro nel tempo. E non preoccupatevi se state provando una sensazione di déjà vu, questo incipit lo abbiamo usato anche la settimana scorsa, ma visto il tema trattato, abbiamo pensato che sarebbe stato carino ripeterlo.
Il film è Questione di tempo (About Time) del 2013, scritto e diretto da Richard Curtis (Quattro matrimoni e un funerale, Notting Hill).
Prevalentemente è una commedia romantica che però gode di una bella tracklist con canzoni che, siamo sicuri starebbero bene anche nella vostra playlist.
Il protagonista della storia è Tim Lake che vive in Cornovaglia con la sua famiglia. Giunto al suo ventunesimo compleanno, il padre gli rivela che tutti i maschi della famiglia arrivati a quell’età, hanno la capacità di tornare indietro nel tempo. Inizialmente incredulo, il giovane fa qualche prova per verificare la cosa. Appurato che quello che gli ha detto il padre è vero, decide di usare questo potere per trovare l’amore della sua vita. Quello che Tim non mette in conto però, è che per ogni azione corrisponde una reazione…
Oltre alla storia, quello che vi colpirà di questo film è sicuramente la colonna sonora. È molto variegata e si va da artisti del calibro dei The Killers alle t.A.T.u. (ve le ricordate?) passando per Nick Cave e The Cure.
Infatti il primo brano che sentiamo è proprio All the Things She Said delle t.A.T.u. Pubblicato nel 2002 e inserito nel loro secondo album da studio, ma primo cantato in inglese 200 km/h in the Wrong Lane. Rappresenta anche il primo singolo in inglese del duo russo composto da Lena Katina e Julia Volkova. Il nome t.A.T.U. che vuol dire tatuaggio, arriva da una parola russa che significa questa ragazza ama quella ragazza.
L’idea di dare un’immagine sfacciatamente gay al duo, è venuta al produttore Ivan Shapovalov per motivi puramente di marketing. Bisognava colmare il gap del mercato gay minorile nell’Europa dell’est.
Solo nel 2003 le ragazze hanno fatto coming out dichiarando di essere etero.
Grazie a questa canzone, il duo de le t.A.T.u. è al momento il primo e unico gruppo russo ad avere raggiunto il primo posto nella classifica inglese.
Altro duo musicale presente nella colonna sonora del film, è quello dei Groove Armada con la loro At the River. Questo brano chillout è basato sul multitraccia Old Cape Cod di Patti Page del 1957. È il primo singolo dei Groove Armada ed è stato prima pubblicato in edizione limitata in vinile nel 1997 e successivamente inserito nel loro secondo album Vertigo del 1999.
Altra perla di canzone presente nel film è Friday I’m in Love dei già citati The Cure e inserito nel loro album Wish, del 1982.
Il testo della canzone è un’interpretazione spiritosa del fatto di vedersi il fine settimana e lasciarsi liberi il resto della settimana. Alla rivista Spin, Robert Smith ha dichiarato che è una stupida canzone pop che però tutto sommato è buona. Nella stessa intervista ha risposto anche a coloro secondo cui dovrebbe rappresentare il leader di una sorta di movimento oscuro. Potrei stare tutto il giorno a scrivere canzoni cupe, ma non ne vedo il motivo ha dichiarato.
L’incipit della canzone (I don’t care if Monday’s blue) è un riferimento a Blue Monday, successo dei New Order.
Un altro nome di spicco che compare nella colonna sonora di Questione di tempo, è quello di Nick Cave and the Bad Seeds con la loro Into My Arms contenuta nell’album The Boatman’s Call del 1997.
Cave, ha scritto questa canzone d’amore durante una riabilitazione. Si stava disintossicando dalle droghe. Ha poi dichiarato alla rivista Mojo, nel 2009 che quando ci si disintossica, i primi giorni non si dorme. E lui ha cercato di tirare fuori il meglio da una brutta situazione.
Ha eseguito questo brano durante il funerale del suo amico Michael Hutchence, nel 1997. Prima dell’esibizione ha chiesto di spegnere le telecamere in segno di rispetto per il cantante degli INXS.
il più bel disco che abbia inciso un italiano che sembra avere un gatto morto in testa.
Chiudiamo questa rassegna sui titoli delle canzoni (anche se ce ne sono ancora e vi invitiamo a cercare), con un brano e un artista che sicuramente non vi aspettereste di trovare in un film: Il mondo di Jimmy Fontana!
La battuta sopra citata arriva dal padre di Timmy, che trova questa canzone straordinaria. E a ben vedere, effettivamente ha ragione.
Il mondo è uno dei due brani contenuto nel 45 giri intitolato Il mondo / Allora sì, pubblicato nel 1965. Il testo è di Gianni Meccia ed è probabilmente il suo più grande successo come autore e vede all’arrangiamento il Maestro Ennio Morricone.
Questo brano ha riscosso un notevole successo all’estero. In particolare in Spagna, dove Fontana ha registrato una versione in castigliano, Brasile e Francia.
È diventato così popolare, che è stato inserito nel film del 1965 l’ombrellone di Dino Risi e in ultimo in Questione di tempo di cui vi abbiamo parlato oggi.
Questo film commuove, emoziona, fa riflettere. Nella sua semplicità piace perché cattura l’attenzione dell’appassionato di fantascienza (anche se ce n’è poca, anzi pochissima), dei più romantici e di chi ama lo humor inglese (ci sono alcune situazioni davvero geniali).
Questione di tempo è disponibile sulle seguenti piattaforme streaming: Apple TV, Google Play, Prime Video.
Guarda il trailer