Beat music: un fenomeno tutto inglese (o quasi)
Scritto da admin il 9 Settembre 2020
Un meltin-pot di generi vari nato in Inghilterra all’inizio degli anni ’60, poi esportato nel mondo. Tutto sull’evoluzione della beat music, dal rock ‘n’ roll alla brit-it.
Per cinque anni la beat music ha tenuto stabilmente le redini del panorama musicale mondiale. Ma cos’è e quando nasce?
Beat music: cos’è?
Il termine deriva dall’inglese ‘to beat’ (battere) e fu chiamata così proprio in relazione al suo ritmo, caratterizzato da un’enfasi particolare sulle battute del 4/4.
Nasce negli anni ’60 in Inghilterra e in pochissimo tempo diventa il genere musicale più famoso al mondo: un fenomeno di massa di breve durata che segnerà una brillante epoca.
Infatti, il beat porta con sé una filosofia di pensiero secondo la quale dovevano essere combattuti i valori e le convenzioni borghesi. È il momento in cui la gioventù sessantottina inizia a preoccuparsi della propria generazione, prendendo le distanze da quella precedente.
C’era una volta il rock ‘n’ roll made in USA
Con nomi del calibro di Johnny Cash, Jerry Lee Lewis ed Elvis Presley, il rock ‘n’ roll americano non poteva che essere il re delle hit parade negli anni ’50.
Questo ritmo così incalzante arrivò presto in Inghilterra, dove, grazie anche al cinema, ebbe un enorme successo. L’industria musicale inglese tentò di replicare i dischi americani e sarà Cliff Richard, prima star della musica britannica, a darne proprio il via.
Il panorama inglese
In Inghilterra, in particolare a Liverpool, stava prendendo piede il Merseybeat (dal fiume Mersey che bagna la città), un nome che racchiudeva in sé proprio le prime band formatesi attorno a questo nuovo genere.
Nel 1962 si apre ufficialmente l’epoca della beat inglese: il 4 settembre i Beatles si ritrovano ad Abbey Road per incidere Love Me Do, pezzo che li porterà al successo immediato.
Con loro non possiamo dimenticare i The Animals e i The Who, pietre miliari della storia della musica beat.
Brit-it: la beat music sbarca in Italia
Prima di parlare della scena beat italiana, occorre fare un salto all’indietro. Ci troviamo negli anni ’30, nel pieno boom delle radio musicali. Nasce Radio Luxembourg, un’emittente libera fondamentale nell’espansione del genere beat, nonché una delle più ascoltare in Europa negli anni ’50-’60.
Siamo all’incirca nel 1963 e Radio Luxembourg arriva nello stivale portando con sé il beat: i giovani italiani erano completamente rapiti da questo nuovo genere musicale e molti artisti, come Little Tony e Bobby Solo, presero a imitare i loro colleghi d’oltremanica. Nacque così il brit-it, un mescolarsi di cultura inglese e italiana: sarà il 1965 l’anno della sua consacrazione.
Radio Elettrica, programmi sulla Beat
Volete saperne di più? Agnese Valle nel suo programma Allenamento al Buonumore del 26 agosto 2020 ci racconta aneddoti, curiosità e storie sulla beat music.
Trovi il podcast qui: Allenamento al Buonumore – 26/08/2020
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