Epatite C: 6 organizzazioni sanitarie contro Ufficio Europeo dei Brevetti
Scritto da Redazione il 10 Dicembre 2018
Epatite C: le organizzazioni sanitarie contro la decisione dell’Ufficio Europeo dei Brevetti di confermare il brevetto sul sofosbuvir alla Gilead
Roma/Parigi, 5 dicembre 2018 – Sei organizzazioni hanno appena presentato un appello sulla decisione dello scorso settembre dell’Ufficio europeo dei brevetti (EPO) di confermare il brevetto della Gilead Science, società farmaceutica statunitense, sul sofosbuvir, farmaco chiave per la lotta all’Epatite C.
L’appello – presentato da Medici del Mondo (MdM), Medici Senza Frontiere (MSF), AIDES (Francia), Access to Medicines Ireland, Praksis (Grecia) e Salud por Derecho (Spagna) – chiede all’EPO di revocare il brevetto di Gilead perché non soddisfa i requisiti legali e scientifici di innovazione per essere considerato legittimo.
L’appello arriva esattamente cinque anni dopo l’approvazione del sofosbuvir negli Stati Uniti, dove Gilead ha lanciato il farmaco sul mercato a 1.000 dollari a pillola, o 84.000 dollari per un ciclo di trattamento di 12 settimane. Negli ultimi cinque anni, la società ha guadagnato più di 58 miliardi di dollari dalle vendite del farmaco e delle sue combinazioni.
Nel marzo 2017, le organizzazioni della società civile di 17 Paesi europei hanno depositato un’opposizione al brevetto di Gilead sul principio attivo di base del sofosbuvir, affermando che la richiesta di brevetto di Gilead non fosse legittima, principalmente perché mancante di elementi innovativi.
Il monopolio di Gilead sul sofosbuvir in Europa ha permesso all’azienda di fissare prezzi eccessivi per il farmaco. In alcuni Paesi europei, Gilead fa pagare fino a 43.000 euro per un ciclo di trattamento di 12 settimane quando, al di fuori dell’Europa, è possibile acquistare versioni generiche a meno di 75 euro per lo stesso ciclo di trattamento. Questi prezzi esorbitanti hanno costretto i sistemi sanitari a razionare il sofosbuvir, lasciando migliaia di persone con l’epatite C in Europa senza trattamento. Anche in Italia, fino a poco più di un anno fa, prima dell’ampliamento dei criteri di ammissibilità al trattamento a tutti i pazienti, il prezzo del Sofosbuvir costringeva a limitare il trattamento ai soli casi più gravi con un’inevitabile esclusione di gran parte dei pazienti che spesso si procuravano il farmaco generico intraprendendo lunghi viaggi in India.
Tuttavia, nonostante gli argomenti convincenti presentati dalle organizzazioni che si opponevano al brevetto, il 14 settembre 2018, l’EPO ha deciso di confermare il brevetto di Gilead, rendendo così impossibile in Europa produrre o vendere versioni generiche accessibili del farmaco.
L’EPO è troppo indulgente con le aziende farmaceutiche, dichiara Olivier Maguet della Campagna sui prezzi dei farmaci di MdM. In Europa, o si attua un controllo molto più serrato quando si tratta di determinare se le aziende farmaceutiche meritino o meno i brevetti, oppure monopoli immeritati e incontrastati continueranno a determinare prezzi dei farmaci fuori controllo.
L’appello mira a porre fine all’abuso del sistema dei brevetti sui farmaci da parte di società farmaceutiche che hanno come unico obiettivo l’incremento dei propri profitti – anche in Paesi extraeuropei, dove gli uffici dei brevetti spesso seguono le decisioni dell’EPO quando devono valutare se concedere o meno un brevetto a una società farmaceutica. Considerato che alcuni nuovi farmaci brevettati – come quelli per la cura del cancro – arrivano sul mercato con prezzi che raggiungono i 400.000 euro a persona, urge riformare il sistema dei brevetti in modo che le persone abbiano accesso ai farmaci di cui hanno bisogno per poter vivere in buona salute.
In Europa, la concessione di brevetti immeritati sta dando alle multinazionali farmaceutiche un monopolio che consente loro di far pagare prezzi esorbitanti per molti farmaci salvavita, afferma Gaëlle Krikorian, della Campagna per l’Accesso ai Farmaci di MSF. I prezzi eccessivi che Gilead fa pagare per il Sofosbuvir lo tiene fuori dalla portata di milioni di persone affette da epatite C in Europa e nel mondo. Qual è il vantaggio dell’innovazione medica se le persone e i sistemi sanitari non possono permettersi i prodotti che ne sono il risultato?
L’Ufficio stampa di Medici Senza Frontiere
Francesca Mapelli, 349 8132110, francesca.mapelli@rome.msf.org
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