TIM e Cdp: una rete nazionale unica in fibra ottica per Marzo 2021

Scritto da il 3 Settembre 2020

TIM e Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) si uniscono per portare la banda ultralarga in tutto il paese da Marzo 2021. Una rete moderna per colmare la differenza tra Italia e Europa e migliorare l'”internet delle cose”.

Dovremo aspettare il primo trimestre del 2021 per decretare la riuscita del progetto: TIM e Cdp hanno assicurato attraverso un accordo che da Marzo 2021 l’Italia sarà coperta dalla banda ultra larga e che tutti avranno accesso a una connessione internet veloce.

Gli scopi sono chiari:

  • migliorare la burocrazia (di cui l’Italia è tristemente famosa) digitalizzando tutte le procedure che riguardano in particolar modo i servizi nazionali;
  • la didattica online con implementazioni in campo e-learning;
  • l’industria 4.0 in generale.

Un progetto che ha visto un’accelerazione esponenziale, soprattutto a causa del lockdown. Il vantaggio? La massima produttività dell’internet delle cose, dei servizi e dei prodotti.

Che cos’è la banda ultralarga?

La banda ultralarga consentirà un tipo di connessione super veloce a 100 Mbps per far sì che possa – secondo un progetto del Governo iniziato nel 2015 – “coprire l’85% della popolazione con infrastrutture in grado di veicolare servizi a velocità pari o superiore a 100 Mbps garantendo al contempo al 100% dei cittadini l’accesso alla rete internet ad almeno 30 Mbps.

Passi avanti notevoli per una nazione che ha sempre fatto fatica a rimanere al fianco dell’evoluzione europea in questo ambito.

Qual è la situazione odierna in Italia?

L’Italia attualmente ha una copertura in banda a 30 Mbps (megabit per secondo) che raggiunge il 66% della popolazione. Il restante 44% usufruisce della vecchia ADSL o, nel migliore dei casi, di connessioni tra i 100 e i 500 Mbps (poche eccezioni riguardano connessioni > 500 Mbps). Le linee più diffuse sono infatti quelle della TIM in FTTC (fiber to the cabinet) che raggiungono le cabine con fili in fibra-rame.

Possiamo quindi affermare che la maggior parte degli italiani non gode di una veloce connessione internet per ciò che riguarda le reti fisse.

Cosa succederà?

Nel concreto tutto si svolgerà secondo questo schema: TIM, Fastweb e il fondo americano KKR creeranno FiberCop, che unita alla vecchia OpenFiber di TIM, si trasformerà in AccessCo, la società della rete unica. TIM avrà il 50,1% delle azioni e sarà il fornitore esclusivo per la costruzione e la manutenzione delle reti, mentre le scelte strategiche passeranno per Cassa depositi e prestiti.

Siete curiosi di sapere se la vostra città è pronta per la velocità massima? Allora date un’occhiata al sito BandaUltraLarga, rilasciato dal MiSE per informare tempestivamente i cittadini sull’avanzamento del progetto.

Che il futuro delle connessioni sia vicino? Ce lo auguriamo tutti.

 

Link al report del progetto del MiSE: Strategia italiana per la banda ultralarga

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